Mantova Arte

a cura di Visit Mantova

Campagna di comunicazione promossa da Camera di Commercio, in collaborazione con Comune e Provincia di Mantova, Confesercenti e Confcommercio Mantova.

La città di Mantova

La storia di Mantova ha inizio nell’età classica. Secondo la leggenda, la città è stata fondata dalla profetessa Manto: fuggita da Tebe, dove il padre Tiresia fu ucciso, Manto giunse sulle rive del fiume Mincio e con le sue lacrime creò un lago.

Mantova è anche la città del poeta latino Virgilio, di grandi edifici e capolavori dell’arte e dell’architettura rinascimentale. Dal Tre al Settecento fu sotto il governo dei Gonzaga, potente e illuminata famiglia che trasformò Mantova in una delle corti europee più eleganti. Il Palazzo Ducale e il Duomo. Palazzo Te, Piazza delle Erbe e il Castello di San Giorgio. Il centro storico è uno scrigno inesauribile di tesori: un semplice elenco non basta per svelarne fascino e segreti.


La provincia mantovana si estende al centro della Pianura Padana, fra i grandi coltivi e le acque dei suoi fiumi e laghi. Mantova sorge su due isole formate dai detriti trasportati nel tempo dal Mincio. Le prime tracce d’insediamenti risalgono al 2000 a.C. Intorno al VI secolo a.C. gli Etruschi fondarono la città di Mantus, in onore di una loro divinità. Nel 214 a.C. Mantus cadde nelle mani dei romani e vi restò fino alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C.). Goti, Bizantini, Longobardi e Franchi se ne spartirono le spoglie, fino a quando la città, poco dopo l’anno Mille, passò nei domini dei Canossa: dopo secoli di decadenza, Mantova tornò ad abbellirsi di edifici importanti. Con la morte di Matilde di Canossa, nata forse a Mantova nel 1046, venne proclamato il libero Comune.

Dal XII secolo per Mantova inizia un lungo periodo di splendore, proseguito sotto la dinastia dei Gonzaga. Prima marchesi e poi duchi di Mantova, i Gonzaga chiamarono alla loro corte alcuni fra i più noti artisti dell’epoca, l’Alberti e Pisanello, il Mantegna e Giulio Romano. Il dominio dei Gonzaga iniziò a incrinarsi nel primo Seicento. Nel 1627 Vincenzo II cedette gran parte delle ricchezze di famiglia a Carlo I d’Inghilterra. Il declino si compì nel 1708, quando il ducato di Mantova passò sotto la corona degli Asburgo d’Austria. Nel Risorgimento, Mantova fu un baluardo difensivo: insieme a Verona, Peschiera e Legnago fu uno dei vertici del Quadrilatero austriaco, fino al 1866, anno in cui la città fu annessa al Regno d’Italia.

La sua storia, il suo incredibile calendario di eventi e il suo ricco patrimonio artistico, fra i più splendidi e meglio conservati in Italia, hanno permesso a Mantova di candidarsi a capitale europea della cultura per il 2019.

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